Oggi parleremo del più grande fondo di investimento attivista al mondo; un fondo che ha
generato fin dalla sua fondazione, un rendimento annuale del 14,6 % per i suoi investitori contro il
10,9% dell'indice azionario S&P500, un fondo che ha un patrimonio gestito di oltre 34 miliardi di
dollari di assett gestiti.
In particolare ci soffermeremo sulle strategie aggressive di management che hanno portato il
fondo ad ottenere questi ottimi risultati nel corso degli anni.
La nascita
Paul Singer crea Elliott Associates nel 1977, iniziando con 1,3 milioni di dollari che raccoglie da
amici e parenti. Chiamata "Elliott" dal secondo nome di Paul, nei primi anni di vita la società si
occupa principalmente di arbitraggio, una tecnica che col passare degli anni e l'aumento degli operatori e dei volumi di borsa, sta diventando sempre meno profittevole.
Dopo questa fase iniziale a rischio basso, durata più di dieci anni, "Elliott" diventa un hedge fund. La crisi del 1987 ormai è lontana, e anche la recessione dei primi anni '90, e Paul Singer decide di trasformare la sua società in un hedge fund multi-strategy.
La speculazione sui bond di paesi sull'orlo del default
Elliott Management nel corso degli anni, ha acquistato bond di paesi prossimi al default come il
Perù, l'Argentina e il Congo.
Un pollo? Tutt'altro. Paul Singer, quando non riesce ad incassare i soldi che i paesi in fallimento
gli devono, fa causa agli stati e vince sempre, ottenendo ben più di quel che gli era dovuto.
Sommando gli interessi per il tempo perso a portare avanti cause che a volte, come nel caso
dei "Tango Bond" argentini, si portano avanti addirittura per 15 anni.
Dal perù ottiene 58 milioni avendone investiti soltanto 20, dal Congo ne riceve 127 partendo dai
10 milioni spesi, e dall'Argentina strappa addirittura 2,4 miliardi con 630 milioni di investimento.
Ma non è l'unico modo con il quale Elliott porta a casa i profitti.
Management Aggressivo
Elliott investe in azioni, investe tanto, investe così tanto, che punta ad acquisire il controllo del
consiglio d'amministrazione, e costringe spesso le aziende a cambiare le proprie strategie, per
riportarle all'utile o per spingerle verso spin-off e altre strategie che spingono le azioni al rialzo in maniera vertiginosa.
Alcuni esempi
Elliott vs Adecco
Una causa dagli ingenti guadagni
La società di consulenza per le risorse umane Adecco, che tutti conosciamo, annuncia nel
gennaio 2006 di aver acquistato il 35% di azioni in DIS AG, a 54,5 € per azione, offrendo quel
prezzo per tutte le azioni. Ma la società annuncia anche che il CEO e il CFO di DIS hanno
firmato accordi di gestione che li avrebbero portati a diventare CEO e CFO di Adecco in seguito
all'acquisizione.
Tutto procede secondo i piani, finchè Elliott assieme ad altri hedge funds, blocca tutto portando
l'azienda in tribunale e sollevando preoccupazioni in merito al conflitto di interessi da parte del
CEO e del CFO di DIS AG. Alla fine Adecco, per la gioia di Paul Singer e della sua Elliott
Management, si ritrova costretta ad offrire 113€ ad azione pur di portare avanti l'acquisizione.
Singer accetta, ed "Elliott" incassa il doppio rispetto all'offerta iniziale di Adecco.
Elliott vs Alcoa
ristrutturazione forzata
Dopo aver acquistato una partecipazione in Alcoa che gli è valsa tre seggi al consiglio d'amministrazione, Singer forza una ristrutturazione dell'azienda per il semplice scopo di rivendere le sue partecipazioni, poco tempo dopo, realizzando un profitto del 104%.
Elliott vs Mentor Graphics
una fusione ad hoc per i profitti
Singer acquista il 9% di Mentor Graphics Corp nel 2017, immediatamente contatta Siemens,
iniziando a pressare l'azienda per un acquisizione. Acquisizione che avviene poco dopo, e
regala a Paul Singer e alla sua "Elliott Management" un profitto del 68%.
Elliott Management vs Ac Milan
cambio netto di persone a capo del management
In luglio del 2018, la Elliott Management ha acquisito la proprietà della squadra italiana di calcio
con il 99,93% delle quote del club perché Li Yonghong non era in grado di pagare i 415 Milioni
di euro che aveva di debito. Elliott ha immediatamente licenziato i membri del CdA della
Rossoneri Sport Investment Lux, la società che controlla il Milan.
Il 10 luglio ha dichiarato che avrebbe impiantato 50 milioni di capitale per stabilizzare
le finanze del club.
Avvoltoio o Bufaga?
Un fondo quindi che investe in maniera diversa dalle classiche modalità di investimento degli altri hedge funds. Singer stesso ha più volte dichiarato di non fidarsi del governo e del management delle grandi aziende, dei loro dati fasulli, della finta stabilità finanziaria e di altre bugie che vanno raccontando in giro per far credere di essere finanziariamente stabili.
E quindi ha deciso di puntare tutto sulle proprie forze, sulle proprie capacità di management. Ha scelto di risparmiarsi l'etica e di sfruttare tutte le sue conoscenze legali in nome del profitto. E a chi per questo, continua a chiamarlo avvoltoio e a posizionarlo in cima alla lista degli speculatori senza pietà, Singer risponde: "Faccio solo rispettare la legge. Le mie battaglie legali aiutano a evitare che leader statali e aziendali irresponsabili usino male o, peggio, rubino i soldi che vengono loro prestati."
Una scelta che, etica o meno, continua a fruttare a Paul e alla sua Elliott Management Corporation, un profitto medio del 14,6% annuo.
generato fin dalla sua fondazione, un rendimento annuale del 14,6 % per i suoi investitori contro il
10,9% dell'indice azionario S&P500, un fondo che ha un patrimonio gestito di oltre 34 miliardi di
dollari di assett gestiti.
In particolare ci soffermeremo sulle strategie aggressive di management che hanno portato il
fondo ad ottenere questi ottimi risultati nel corso degli anni.
La nascita
Paul Singer crea Elliott Associates nel 1977, iniziando con 1,3 milioni di dollari che raccoglie da
amici e parenti. Chiamata "Elliott" dal secondo nome di Paul, nei primi anni di vita la società si
occupa principalmente di arbitraggio, una tecnica che col passare degli anni e l'aumento degli operatori e dei volumi di borsa, sta diventando sempre meno profittevole.
Dopo questa fase iniziale a rischio basso, durata più di dieci anni, "Elliott" diventa un hedge fund. La crisi del 1987 ormai è lontana, e anche la recessione dei primi anni '90, e Paul Singer decide di trasformare la sua società in un hedge fund multi-strategy.
La speculazione sui bond di paesi sull'orlo del default
Elliott Management nel corso degli anni, ha acquistato bond di paesi prossimi al default come il
Perù, l'Argentina e il Congo.
Un pollo? Tutt'altro. Paul Singer, quando non riesce ad incassare i soldi che i paesi in fallimento
gli devono, fa causa agli stati e vince sempre, ottenendo ben più di quel che gli era dovuto.
Sommando gli interessi per il tempo perso a portare avanti cause che a volte, come nel caso
dei "Tango Bond" argentini, si portano avanti addirittura per 15 anni.
Dal perù ottiene 58 milioni avendone investiti soltanto 20, dal Congo ne riceve 127 partendo dai
10 milioni spesi, e dall'Argentina strappa addirittura 2,4 miliardi con 630 milioni di investimento.
Ma non è l'unico modo con il quale Elliott porta a casa i profitti.
Management Aggressivo
Elliott investe in azioni, investe tanto, investe così tanto, che punta ad acquisire il controllo del
consiglio d'amministrazione, e costringe spesso le aziende a cambiare le proprie strategie, per
riportarle all'utile o per spingerle verso spin-off e altre strategie che spingono le azioni al rialzo in maniera vertiginosa.
Alcuni esempi
Elliott vs Adecco
Una causa dagli ingenti guadagni
La società di consulenza per le risorse umane Adecco, che tutti conosciamo, annuncia nel
gennaio 2006 di aver acquistato il 35% di azioni in DIS AG, a 54,5 € per azione, offrendo quel
prezzo per tutte le azioni. Ma la società annuncia anche che il CEO e il CFO di DIS hanno
firmato accordi di gestione che li avrebbero portati a diventare CEO e CFO di Adecco in seguito
all'acquisizione.
Tutto procede secondo i piani, finchè Elliott assieme ad altri hedge funds, blocca tutto portando
l'azienda in tribunale e sollevando preoccupazioni in merito al conflitto di interessi da parte del
CEO e del CFO di DIS AG. Alla fine Adecco, per la gioia di Paul Singer e della sua Elliott
Management, si ritrova costretta ad offrire 113€ ad azione pur di portare avanti l'acquisizione.
Singer accetta, ed "Elliott" incassa il doppio rispetto all'offerta iniziale di Adecco.
Elliott vs Alcoa
ristrutturazione forzata
Dopo aver acquistato una partecipazione in Alcoa che gli è valsa tre seggi al consiglio d'amministrazione, Singer forza una ristrutturazione dell'azienda per il semplice scopo di rivendere le sue partecipazioni, poco tempo dopo, realizzando un profitto del 104%.
Elliott vs Mentor Graphics
una fusione ad hoc per i profitti
Singer acquista il 9% di Mentor Graphics Corp nel 2017, immediatamente contatta Siemens,
iniziando a pressare l'azienda per un acquisizione. Acquisizione che avviene poco dopo, e
regala a Paul Singer e alla sua "Elliott Management" un profitto del 68%.
Elliott Management vs Ac Milan
cambio netto di persone a capo del management
In luglio del 2018, la Elliott Management ha acquisito la proprietà della squadra italiana di calcio
con il 99,93% delle quote del club perché Li Yonghong non era in grado di pagare i 415 Milioni
di euro che aveva di debito. Elliott ha immediatamente licenziato i membri del CdA della
Rossoneri Sport Investment Lux, la società che controlla il Milan.
Il 10 luglio ha dichiarato che avrebbe impiantato 50 milioni di capitale per stabilizzare
le finanze del club.
Avvoltoio o Bufaga?
Un fondo quindi che investe in maniera diversa dalle classiche modalità di investimento degli altri hedge funds. Singer stesso ha più volte dichiarato di non fidarsi del governo e del management delle grandi aziende, dei loro dati fasulli, della finta stabilità finanziaria e di altre bugie che vanno raccontando in giro per far credere di essere finanziariamente stabili.
E quindi ha deciso di puntare tutto sulle proprie forze, sulle proprie capacità di management. Ha scelto di risparmiarsi l'etica e di sfruttare tutte le sue conoscenze legali in nome del profitto. E a chi per questo, continua a chiamarlo avvoltoio e a posizionarlo in cima alla lista degli speculatori senza pietà, Singer risponde: "Faccio solo rispettare la legge. Le mie battaglie legali aiutano a evitare che leader statali e aziendali irresponsabili usino male o, peggio, rubino i soldi che vengono loro prestati."
Una scelta che, etica o meno, continua a fruttare a Paul e alla sua Elliott Management Corporation, un profitto medio del 14,6% annuo.
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