Il Financial Times incorona George Soros Uomo dell'anno
L'imprenditore 88enne ungherese naturalizzato statunitense si è aggiudicato la corona di uomo dell'anno in quanto difensore della democrazia liberale e di una società aperta.
Ma chi è George Soros?
George Soros nasce in Ungheria, da una famiglia benestante di origini ebraiche, e durante la
seconda guerra mondiale, a causa dell'occupazione dell'ungheria da parte della Germania è
costretto ad emigrare con documenti falsi a Londra.
Studia alla London School of Economics, sotto la guida del filosofo Karl Popper e si laurea in
filosofia.
Costretto ai lavori più umili, passa da fare il facchino, a servire in un ristorante, a lavorare per un piccolo negozio di souvenir come commesso. George non si accontenta però e scrive a tutti i direttori delle banche commerciali di Londra, finchè la Singer & Friedlander, che aveva un direttore ungherese, lo assume. Lì conosce un collega che gli suggerisce di trasferirsi negli Stati Uniti a lavorare presso la casa di intermediazione finanziaria di suo padre e George si trasferisce a New York, divenendo popolare tra gli investitori per la sua conoscenza della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio.
Nel '59 passa alla Wertheim & Co come analista di titoli europei. Durante questo periodo, Soros inizia ad applicare la teoria della riflessività di Popper ai mercati finanziari, secondo cui i valori di mercato sono spesso guidati dalle idee fallibili dei partecipanti, non solo dai fondamentali economici della situazione.
Nel '69 dà vita, insieme a Jim Rogers, al suo primo hedge fund, Double Eagle, con sede nelle
Antille Olandesi. Fondo che contribuirà a dar vita nel 1970 alla Soros Fund Management, di cui
George diventa il presidente.
Nel '73 a causa dei conflitti di interesse che limitavano la sua capacità di gestire due fondi,
Soros lascia la presidenza del Double Eagle, che verrà rinominato Quantum Fund e che ha
generato oltre 40 miliardi di dollari dalla sua creazione, garantendo un ritorno medio ai suoi
investitori di oltre il 20%.
Come investe George Soros?
Il magnate ungherese è uno speculatore a breve termine. Utilizza una strategia globale che punta all'analisi della situazione macro-economica e concentra gli investimenti in pochi trade in cui crede fortemente; come direbbe il gestore: "Go for the jugular" (punta alla giugulare). Cioè, effettua un trade solo se sei veramente convinto, e se lo sei tanto vale puntare il massimo.
Opera su materie prime, azioni, obbligazioni, derivati e qualsiasi altro strumento da cui possa trarre profitto a seguito dell'analisi macroeconomica.
La sua strategia di investimento è stata fortemente influenzata dal suo professore di filosofia, Karl Popper. In particolare Soros applica la teoria filosofica della riflessività, ai mercati e ritiene che i mercati finanziari siano caotici e dipendenti dalle emozioni degli operatori di borsa e da chiunque compri e venda .
I mercati quindi non si muovono esclusivamente sulle basi fondamentali dell'economia, ma sono guidati anche dalle emozioni delle persone che vi operano. Soros cerca infatti situazioni
convenienti sotto questo punto di vista, azioni, valute, bond o materie prime, che hanno un
prezzo ingiustificatamente alto o basso a causa dell'euforia o della paura del gregge verso un
determinato assett ed investe sul ritorno di quell'assett verso il suo giusto prezzo.
Unendo quindi principi di psicologia di massa all'economia e applicando teorie filosofiche ai
mercati finanziari, George Soros riesce a compiere operazioni che passano alla storia per gli
enormi introiti che portano al suo portafoglio.
Alcuni esempi pratici?
L'uomo che distrusse la banca d'Inghilterra
Nel 1992, a seguito di un analisi approfondita dei tassi di cambio della Sterlina e dell'inflazione del paese britannico, George Soros accumula una posizione ribassista contro la sterlina per l'equivalente di 10 miliardi di dollari. A seguito dell'operazione che mandò sul lastrico la banca d'Inghilterra, il Regno Unito dovette abbandonare il Sistema Monetario
Europeo, svalutando la sterlina. Il guadagno di Soros sulla scommessa è stato stimato ad oltre
1 miliardo di dollari.
E in Italia...
Sempre nel 1992 la Bundesbank annunciò che non avrebbe piu appoggiato il cambio fisso della lira italiana al marco tedesco. Soros vendette lire allo scoperto costringendo la banca d'Italia a svalutare del 30% la lira e ad uscire dal Sistema Monetario Europeo.
Etica o Profitto?
A chi lo accusa di influenzare negativamente le economie dei paesi che affossa con i suoi
investimenti, risponde con frasi come: "nella veste di operatore di mercato non mi si
richiede di preoccuparmi delle conseguenze delle mie operazioni finanziarie". Oppure:
"Rispettando le regole, uno fa ciò che meglio può, noncurante delle conseguenze sociali. Invece quando si stabiliscono le regole, le persone dovrebbero preoccuparsi delle conseguenze sociali di queste, e non dei propri interessi."
Avvoltoio, filantropo o leggenda?
Se da una parte c'è quindi chi giudica Soros per i suoi investimenti che spesso hanno portato
a conseguenze sociali negative in nome del suo profitto, dall'altra c'è chi come il Financial
Times lo elegge uomo dell'anno per l'impegno preso in temi scottanti come l'immigrazione e la politica mondiale.
Per noi, che parliamo d'investimenti, rimane semplicemente George Soros, l'uomo che con il
Quantum Fund, ha creato oltre 40 miliardi di dollari. L'uomo al quale se aveste affidato 1000 dollari nel 1970, vi avrebbe restituito nel 2000, 4 milioni di dollari ad un tasso di crescita annuo del 30%.
Una vera Leggenda dell'Investimento.
L'imprenditore 88enne ungherese naturalizzato statunitense si è aggiudicato la corona di uomo dell'anno in quanto difensore della democrazia liberale e di una società aperta.
Ma chi è George Soros?
George Soros nasce in Ungheria, da una famiglia benestante di origini ebraiche, e durante la
seconda guerra mondiale, a causa dell'occupazione dell'ungheria da parte della Germania è
costretto ad emigrare con documenti falsi a Londra.
Studia alla London School of Economics, sotto la guida del filosofo Karl Popper e si laurea in
filosofia.
Costretto ai lavori più umili, passa da fare il facchino, a servire in un ristorante, a lavorare per un piccolo negozio di souvenir come commesso. George non si accontenta però e scrive a tutti i direttori delle banche commerciali di Londra, finchè la Singer & Friedlander, che aveva un direttore ungherese, lo assume. Lì conosce un collega che gli suggerisce di trasferirsi negli Stati Uniti a lavorare presso la casa di intermediazione finanziaria di suo padre e George si trasferisce a New York, divenendo popolare tra gli investitori per la sua conoscenza della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio.
Nel '59 passa alla Wertheim & Co come analista di titoli europei. Durante questo periodo, Soros inizia ad applicare la teoria della riflessività di Popper ai mercati finanziari, secondo cui i valori di mercato sono spesso guidati dalle idee fallibili dei partecipanti, non solo dai fondamentali economici della situazione.
Nel '69 dà vita, insieme a Jim Rogers, al suo primo hedge fund, Double Eagle, con sede nelle
Antille Olandesi. Fondo che contribuirà a dar vita nel 1970 alla Soros Fund Management, di cui
George diventa il presidente.
Nel '73 a causa dei conflitti di interesse che limitavano la sua capacità di gestire due fondi,
Soros lascia la presidenza del Double Eagle, che verrà rinominato Quantum Fund e che ha
generato oltre 40 miliardi di dollari dalla sua creazione, garantendo un ritorno medio ai suoi
investitori di oltre il 20%.
Come investe George Soros?
Il magnate ungherese è uno speculatore a breve termine. Utilizza una strategia globale che punta all'analisi della situazione macro-economica e concentra gli investimenti in pochi trade in cui crede fortemente; come direbbe il gestore: "Go for the jugular" (punta alla giugulare). Cioè, effettua un trade solo se sei veramente convinto, e se lo sei tanto vale puntare il massimo.
Opera su materie prime, azioni, obbligazioni, derivati e qualsiasi altro strumento da cui possa trarre profitto a seguito dell'analisi macroeconomica.
La sua strategia di investimento è stata fortemente influenzata dal suo professore di filosofia, Karl Popper. In particolare Soros applica la teoria filosofica della riflessività, ai mercati e ritiene che i mercati finanziari siano caotici e dipendenti dalle emozioni degli operatori di borsa e da chiunque compri e venda .
I mercati quindi non si muovono esclusivamente sulle basi fondamentali dell'economia, ma sono guidati anche dalle emozioni delle persone che vi operano. Soros cerca infatti situazioni
convenienti sotto questo punto di vista, azioni, valute, bond o materie prime, che hanno un
prezzo ingiustificatamente alto o basso a causa dell'euforia o della paura del gregge verso un
determinato assett ed investe sul ritorno di quell'assett verso il suo giusto prezzo.
Unendo quindi principi di psicologia di massa all'economia e applicando teorie filosofiche ai
mercati finanziari, George Soros riesce a compiere operazioni che passano alla storia per gli
enormi introiti che portano al suo portafoglio.
Alcuni esempi pratici?
L'uomo che distrusse la banca d'Inghilterra
Nel 1992, a seguito di un analisi approfondita dei tassi di cambio della Sterlina e dell'inflazione del paese britannico, George Soros accumula una posizione ribassista contro la sterlina per l'equivalente di 10 miliardi di dollari. A seguito dell'operazione che mandò sul lastrico la banca d'Inghilterra, il Regno Unito dovette abbandonare il Sistema Monetario
Europeo, svalutando la sterlina. Il guadagno di Soros sulla scommessa è stato stimato ad oltre
1 miliardo di dollari.
E in Italia...
Sempre nel 1992 la Bundesbank annunciò che non avrebbe piu appoggiato il cambio fisso della lira italiana al marco tedesco. Soros vendette lire allo scoperto costringendo la banca d'Italia a svalutare del 30% la lira e ad uscire dal Sistema Monetario Europeo.
Etica o Profitto?
A chi lo accusa di influenzare negativamente le economie dei paesi che affossa con i suoi
investimenti, risponde con frasi come: "nella veste di operatore di mercato non mi si
richiede di preoccuparmi delle conseguenze delle mie operazioni finanziarie". Oppure:
"Rispettando le regole, uno fa ciò che meglio può, noncurante delle conseguenze sociali. Invece quando si stabiliscono le regole, le persone dovrebbero preoccuparsi delle conseguenze sociali di queste, e non dei propri interessi."
Avvoltoio, filantropo o leggenda?
Se da una parte c'è quindi chi giudica Soros per i suoi investimenti che spesso hanno portato
a conseguenze sociali negative in nome del suo profitto, dall'altra c'è chi come il Financial
Times lo elegge uomo dell'anno per l'impegno preso in temi scottanti come l'immigrazione e la politica mondiale.
Per noi, che parliamo d'investimenti, rimane semplicemente George Soros, l'uomo che con il
Quantum Fund, ha creato oltre 40 miliardi di dollari. L'uomo al quale se aveste affidato 1000 dollari nel 1970, vi avrebbe restituito nel 2000, 4 milioni di dollari ad un tasso di crescita annuo del 30%.
Una vera Leggenda dell'Investimento.
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